Ristori Covid
Per il 2024, sono in arrivo 9 milioni di euro di ristori Covid che riescono ancora a coprire il costo per quest’anno delle variazioni dei prezzi. Si tratta di variazioni che includono i costi del carburante, dei pezzi di ricambio, delle manutenzioni, insomma dei costi vivi che l’Azienda deve sostenere ogni anno per mettere in servizio i circa 1200 bus, i tram, i filobus e i bus elettrici ma anche le metropolitane. Sul fronte dei ristori Covid, per il 2025 la cifra che balla è di 15 milioni di euro che, anche andassero dalla Regione tutti al Comune di Roma e quindi ad Atac (fingendo che Cotral non ne abbia bisogno), non basterebbero comunque a coprire i 24 milioni di costi annui aggiuntivi. Ecco quindi che le soluzioni si riducono drasticamente: o Regione e Comune riescono a reperire ulteriori ingenti risorse in grado di coprire in modo stabile questi costi, rischiando di dover ridurre le quote destinate ad altri servizi essenziali, oppure la strada è quella dell’aumento del biglietto. Un aumento, però, che riguarderebbe solo i passeggeri “occasionali”: la diminuzione o l’invarianza degli abbonamenti metterebbe al riparo romani e pendolari da questi aumenti.